Viaggio nelle miniere dimenticate della Val Graveglia
(TERZA ed ULTIMA Parte)
QUI trovi la PRIMA parte
QUI trovi la SECONDA parte
Spesso i piani sotto alla galleria nella quale ci troviamo sono allagati e l'acqua arriva, tramite fornelli o pozzi, a filo del pavimento sul quale poggiamo i piedi creando splendidi laghetti color smeraldo assolutamente trasparenti.
In questi casi il lavoro che mi attende può durare ore.
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Sono veramente incredibili i colori che si riescono a tirare fuori da questi pozzi!! |
Vecchia struttura in legno su un pozzo molto profondo... |
Accessi ai livelli inferiori completamente allagati e circondati da una splendida fanghiglia arancione. |
Per enfatizzare la profondità e trasparenza devo trovare il giusto settaggio e posizionamento dei flash, in alcune situazioni anche 6 per volta.
Spesso un paio sono immersi per metà, a testa in giù, dentro questi laghetti, (Chiusi dentro un sacchetto da freezer cookie gelo!!),
e considerate sempre che ci muoviamo in un ambiente completamente buio illuminato solo dalle nostre torce frontali.
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Flash "terrestri" usati sott'acqua, bisogna adattarsi alle nuove condizioni! |
Devo però ammettere che dopo tanta preparazione del set fotografico i risultati mi hanno abbastanza soddisfatto.
Spesso non ci penso, intento come sono nella preparazione, ma come avrete ben immaginato, sotto il pavimento vi sono stanze completamente allagate ed il camminare "sull'acqua" all'interno di una montagna è una sensazione strana, quasi di galleggiamento….
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Bellissima discenderia completamente allagata... |
Questo è il "lago" più grosso trovato fino ad oggi, uno spettacolo!!! |
Questo conferma che l'acqua è la grande protagonista di questi luoghi.
Come potete vedere dalla foto qui sotto, alcune discenderie sono ancora completamente attrezzate con rotaie e tubi, tramite queste "vie" il materiale veniva portato al piano di sopra e quindi trasportato all'aperto.
Devo ammettere che queste opere ingegneristiche d'altri tempi continuano ad affascinarmi moltissimo!
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Profondissima discenderia allagata con ancora rotaie e tubi |
Essa però non la trovo solo in pozze o su stalattiti, spesso incontro piccole "cascate" create da infiltrazioni nei piani superiori.
Questi "ruscelli" creano forte frastuono che si sente anche da lontano, il parlare con i miei compagni diventa difficoltoso, non bagnare l'attrezzatura è un ulteriore problema ma sono sicuro che il soggetto inconsueto mi darà la possibilità di foto "diverse"e coinvolgenti…
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Il rumore dell'acqua che scende dai livelli superiori rimbomba... |
Durante le esplorazioni spesso abbiamo la fortuna di trovare ancora vecchi macchinari, locomotive e vagoni lasciati ad arrugginire e ad aspettare che il tempo e la ruggine concellino ogni loro traccia, un vero peccato!!
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Due rarissime locomotive che sembrano venirci incontro... |
Una risalita ristrutturata nella miniera di Gambatesa |
Nell'ultima miniera scoperta, abbiamo trovato un tesoro!!!
Ad aspettarci, appena entrati ecco di fronte a noi un trenino COMPLETO di locomotiva e 6 vagoni, compreso uno molto vecchio con le sponde di legno!!!
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Una grande sorpresa!!! Un trenino completo ci ha dato il benvenuto in questa "nuova" miniera!! |
Proseguendo all'interno della montagna per più di 500mt abbiamo trovato diversi vuoti di coltivazione ricchi di trivelle,
argani enormi e anche un serbatoio dell'aria compressa con ancora attaccato il manometro...
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Bombolone dell'aria compressa completo di manometro, è il primo che ritroviamo in questo stato, bellissimo!!! |
Un enorme argano in cima ad una discenderia, miniera di Gambatesa |
Ricostruzione di un fronte di scavo con trivelle ad aria compressa (Gambatesa) |
Non dimentichiamoci però di altri protagonisti della vita ipogea, mi riferisco alle molte specie di fauna che trovano in queste miniere l'ambiente adatto per la loro, sia per viverci, per riprodursi o semplicemente per svernare in letargo.
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Colonia di pipistrelli in riposo diurno... |
Nei primi 100 o 200 metri dall'entrata possiamo trovare diverse specie di falene, il più delle volte completamente ricoperte di gocce dovute alla forte umidità.
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Scoliopteryx libratix, splendida e colorata falena che incontro spesso |
Queste splendide farfalle, quando muoiono vengono colonizzate da batuffoli di muffe che ne traggono sostanze nutritive…nulla va sprecato!
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Scoliopteryx libratix, in questi ambienti ogni sostanza nutritiva è consumata! |
Non è raro incontrare anche i timidi geotritoni, una specie di anfibio molto elusivo che qui trova l'ambiente ideale per ripararsi, trovare cibo, (insetti) e riprodursi.
Non è l'unico anfibio presente, nei primi 100 metri possono capitare anche salamandre pezzate gialle e nere e rane di diverse specie.
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Speleomantes strinatii, un timido anfibio che vive e si riproduce in questi ambienti |
Vi è un mammifero considerato il re assoluto di questi ambienti, il pipistrello.
Dovete sapere che è l'unico mammifero al mondo che possa volare con "battito d'ali attivo"!!
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Rhinolophus hipposiderus, qui in riposo appeso ad un filo di ferro |
Per adesso ne ho incontrato solo due specie, il Rhinolophus ferrumequinum che stazione in grandi comunità ed il piccolo e quasi solitario Rhinolophus hipposiderus o Ferro di cavallo minore, devo ammetter che il loro musetto schiacciato e le labbrine rosa m'incutono grande tenerezza.
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Rhinolophus ferrumequinum,è incredibile quanto sia spessa la "pelliccia" che hanno sul corpo!! |
Rhinolophus ferrumequinum, lo troviamo anche in comunità di centinaia di esemplari! |
Nel periodo invernale in occasione di questi ritrovamenti faccio grande attenzione a non disturbarli troppo perché se li risvegliassi dal profondo letargo consumerebbero troppi grassi che sono stati accumulati per arrivare alla primavera e rischierei, alla lunga, di farli morire di fame.
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Rhinolophus hipposiderus, in questa foto ci sono ben due modelli!!! |
Rhinolophus hipposiderus, giochi di luce e profili.... |
Non penserete che sia finita qui vero???
Vorrei mostrarvi qualche altro soggetto interessante ed inconsueto....
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Fatta di istrice colonizzata da muffe, ebbene si, ho fotografato una cacca!!! |
Limax, splendida e viscidissima limaccia nei pressi dell'entrata.. |
I funghi meriterebbero un capitolo a parte, ve ne sono diverse specie, in particolare Coprinus che crescono nell'oscurità assoluta; ne ho trovati alcuni cresciuti direttamente sulle pietre con il feltro miceliare completamente scoperto!!
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Su un vecchio palo di legno marcescente ecco crescere la vita!! |
Xerocomus, cresciuto sul soffitto della galleria nel diaspro, incredibile vero?? |
Muffe cotonose ricoprono un filo di ferro arruginito... |
Anche questa terza ed ultima parte del Report è giunta alla fine,
il viaggio è stato lungo ma prima di salutarvi vorrei mostrarvi qualche foto del "dietro le quinte" che sono sicuro potrà interessarvi....
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Di fronte ad un trenino perfettamente conservato eccoci belli sorridenti.. io in piedi e accucciati l'amico d'infanza Carlo Tripepi ed il nuovo compagno di avventura Christian Marello |
Qui concentratissimo mentre allestisce il set ecco l'amico Simone Giacopiane Cademartori |
Spesso per stemperare la tensione e la carica adrenalinica ci concediamo qualche scatto "leggero"...
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Io mentre cerco d'intercettare le gocce con la lingua...bucata!! |
E qui mentre ho una freccia di balestra direttamente nel cranio ahahahaha!! |
Qui, mentre osservavo una stalattite, un improvviso vortice di aria e luce mi ha trascinato via!!!! |
Le condizioni di lavoro non sono mai agevoli, fango, acqua da sopra e da sotto, umidità e correnti gelide non aiutano sicuramente l'azione del fotografo ma con grinta e determinazione si riescono a portare a casa risultati decenti....
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Cercate il fango?? Conosco i posti giusti allora!!! (La fotocamera non lo tocca...) |
A proposito di fango......... |
Lo spirito di adattamento dev'essere ai massimi livelli, si sfrutta quello che si trova!! |
Comunque per me allestire un set è sempre un gran divertimento... |
Ebbene si, si fotografa anche direttamente nell'acqua..arancione!! |
Questo genere di scatti sono impossibili da fare in solitaria, le tecniche usate in relazione all'ambiente nel quale ci si trova, obbligano ad avere da un minino di uno fino a quattro amici volenterosi e MOLTO pazienti che diano una mano.
Sotto, nei ringraziamenti, troverete la lista degli amici che mi hanno supportato e SOPPORTATO in questa avventura....
Prima di chiudere vorrei evidenziare una cosa MOLTO importante….
Sconsiglio a tutti di avventurarsi in questi ambienti, essi racchiudono sia meraviglie da scoprire che grandi rischi, sono pieni di trappole in agguato, dai possibili crolli, ai fornelli senza fondo che si aprono sotto i piedi fino agli allagamenti improvvisi dovuti a temporali, insomma.................
DON'T TRY THIS AT HOME!!!
Per questo motivo vi prego di non chiederci indicazioni riguardo le ubicazioni dei siti minerari trattati in questo Report perché non potremo esservi d'aiuto!
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Voglio ringraziare di cuore per l'aiuto e l'amicizia dimostrata:
Attrezzatura usata:
- SEMPRE il casco
- Stivaloni per miniere allagate
- Da 3 a 6 flash anche con l'aggiunta di gelatine colorate
- Lenti macro e grandangolari (dal 10.5 Fisheye al 200 macro)
- Cavalletti vari e GorillaPod
- Set radiocomandi + ricevitori per Nikon D300 e flash
- Led Panel e diverse torce Led di varie potenze (Max 1600 Lumen)
- Cookie gelo per immergere i flash
Tecniche fotografiche usate:
- Open flash: colpi di flash "a mano" con tendine aperte anche per diversi minuti (fino a 8 minuti!!)
- Light painting: illuminazione della scena con "pennellate" di torcia
- Luci fisse (Led Panel)
- Fumo vaporoso: provocato dal fiato sul Led Panel con flash posizionato in controluce
- Flash fissi radiocomandati
- Flash immersi nell'acqua radiocomandati
- Tanta tanta pazienza!
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Io, l'amico Carlo ed il mitico Toyotone che ci ha portato avunque stracarico di attrezzatura!! |
Ma l'esplorazione e la conseguente fotografia di questi luoghi è ancora lontana dall'essere terminata,
l'avventura continua!
Un caro saluto e tutti!!
Claudio Pia
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